Biografia

Stefano Grassino nasce a Siena nel 1953. Da sempre affascinato e portato per le arti visive si diploma all’istituto d’arte Duccio di Boninsegna nel 1973 dove conoscerà il suo principale maestro Benedetto Bustini.

Riconoscibile per il tratto deciso, i colori vivi e una luce siderale, stefano grassino ha sempre fatto della pittura una scelta intima, una profonda passione.

Questi sono i concetti con i quali ama definirsi e descrivere la sua visione di arte



La passione per l’arte ti prende da sempre. Non hai un ricordo preciso del giorno in cui ti è nata perché è nata con te.
L’amore per i colori, la loro luminosità e lo stenderli con un pennello su di una tela, lo hai nel sangue e col tempo diviene talmente forte da conquistarti completamente, come si suol dire “anima e corpo”.
Se ami la tua opera la esegui e basta, senza pensare che fine faranno i tuoi quadri.
Lavori con passione e non pensi se saranno opere d’arte o cose di poco conto. Quello spetterà ad altri, sempre se avranno voglia di occuparsene.
Nel mio caso poi, non essendo credente, morto io morte saranno le mie opere.
Ripensandoci un po’, ricordo che l’amore per la pittura inizia a prendermi seriamente sui sedici anni: qualche cartone, colori da poco e due miseri pennelli. Solo dopo quattro anni comincio a rendermi conto di quanto sia forte in me il desiderio di dipingere e andare a scoprire quanti, nel mondo dell’arte, avevano percorso quel cammino.
Dell’arte amo tutte le sue manifestazioni: dai dipinti delle grotte di Altamura su su fino alla Grecia antica per arrivare al Rinascimento. Il mio grande “amore” Piero della Francesca e la sua metafisica è stata una scoperta entusiasmante; ma devo aggiungere che in tutta la storia dell’arte non trovo nomi da dover mettere da parte: da El Greco a Van Gogh fino a Paul Klee e il mondo sognante di Chagall con tutta l’arte espressa dall’America dei giorni nostri; e non solo quello che concerne pittura in quanto da sola non basta; essa va insieme alla scultura, alla poesia ed alla musica, almeno per quello che concerne la mia personale visione artistica, Michelangelo e Moore, Leopardi, Foscolo e Pascoli con Ungaretti e Montale, Mozart, Chopin e Schumann.
Scrittori come Sartre, Hesse, Kafka, Pirandello, Orwell, edgard Allan Poe per non parlare di tutta la letteratura nord americana, hanno riempito la mia vita.
L’arte ha percorso un lungo cammino da quando sono nate le sue prime manifestazioni e non credo a coloro che parlano di una sua fine.
Essa è un sentire dell’essere umano, un sentimento e un pensare. Fino a che il cervello esisterà come macchina per elaborare credo che l’arte farà parte dell’uomo.

 

Artisti contemporanei Roma

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