Francesco Crispi è stato un patriota e politico italiano.
Figura di spicco del Risorgimento fu uno degli organizzatori della Rivoluzione Siciliana del 1848 e fu l’ideatore e il massimo sostenitore della spedizione dei Mille alla quale partecipò.
Inizialmente mazziniano, si convertì agli ideali monarchici nel 1864. Egli fu soprattutto anticlericale e profondamente ostile al Vaticano; dopo l’unità d’Italia fu quattro volte presidente del Consiglio: dal 1887 al 1891 e dal 1893 al 1896. Nel primo periodo fu anche ministro degli Esteri e ministro dell’Interno mentre nel secondo anche ministro dell’Interno.
Storicamente importante il fatto che fu il primo meridionale a diventare presidente del Consiglio.
Ma per noi laici resta il ricordo indelebile di quando dimostrò cosa significa la dignità dello stato con la sua fermezza nei confronti della politica che egli rappresentava e del clero, quando nel corso del 1887 depose il sindaco di Roma Leopoldo Torlonia Questi si era congratulato, a nome della città, con il cardinale vicario Lucido Maria Parrocchi per il giubileo sacerdotale, il cinquantesimo anno di sacerdozio, di Papa Leone XIII.