Fa er giro delle 7 chiese e 14 osterie

Il Giro delle Sette Chiese è una passeggiatona de pellegrini, penitenti, peccatori pe’ avé fatto sesso sfrenato ma pure ricevuto, pe’ segrete storie de corna, pe avé il studiato le femmine sugli gnudi delle statue , pe’ avé magnato troppa ciccia durante la settima de Quaresima, pe’ avé bestemmiato ma soprattutto pe’ avé ceduto a gustasse un ber MARITOZZO CO’ LA PANNA peccato de gola imperdonabile… ‘st’itinerario se doveva fa a pedagna e pure a piedi scalzi, cor cilicio pe punisse, dandose schiaffoni pe’ soffrì assieme – ” io te do’ ‘no schiaffo a te tu me dai ‘no schiaffo a me!”

-” Amen”

-” Ora pro nobis'”

Ma perché si faceva questo itinerario?

Nel MEDIOEVO l’itinerario pellegrinale era già in uso

a Roma durante i GIUBILEI per acquistare poi le liberatorie INDULGENZE PLENARIE da” libera nos omnia peccata mundi” ma poi fu rivitalizzato e formalizzato nel ‘500 da San Filippo Neri.”

In origine la PROCESSIONE PENITENZIALE consisteva in un percorso ad anello, come il raccordo anulare, di circa’ na ventina di km e doveva” Strusciare” le

principali, diciamo, Chiese di Roma di cui le prime quattro sono in “pompa magna “, le Basiliche Papali Maggiori :

Basilica di San Giovanni in Laterano

Basilicadi San Pietro in Vaticano

Basilica di San Paolo fuori le mura

Basilica di Santa Maria Maggiore

Basilica di San Lorenzo fuori le mura

Basilica di Santa Croce in

Gerusalemme

Santuario della Madonna del Divino Amore (dal Giubileo del 2000, al posto della Basilica di San Sebastiano fuori le mura).

Il PERCORSO veniva coperto in DUE GIORNATE perché sfiaccava i “ROMEI ITINERANTI” (pellegrini di Roma) ma in origine il clero pe’ nun fa assembramenti che avrebbero dimezzato i guadagni, pensó bene de faje fa le marce forzate de visita in UN SOLO GIORNO …si partiva sacco in spalla riforniti di pane tosto, cicorietta e formaggette ai primi vespri e si ritornava in sede ai primi del giorno successivo poi quando si decise di percorrere l’itinerario in due giornate

la prima era dedicata solo alla Basilica di San Pietro e la seconda alle altre sei con partenza a piedi dal capolinea dalla basilica di San Paolo fuori le mura verso nord e in senso antiorario per terminare alla basilica di Santa Maria Maggiore.

A VOLTA A CENA

Abbiamo capito quanto ‘sti peccatori che se volevano “speccà” acquistando “Indulgenze” a rotta de collo, soffrissero durante il duro camminare costretti da vescica e da sete per cui UNA VOTA A PRANZO e UNA VOLTA A CENA affollavano OSTERIE e osterie improvvisate invadendo vigne invitati dai vignaroli allettati dalla grana.

Allora si che era bello riprendere il viaggio alticci tra canti e preghiere smozzicate ma felici e mezzi mondati perché il saldo finale di mondamento per indulgenza sarebbe avvenuto a fine itinerario.

Mo avrete capito perchè si dice “FARE IL GIRO DELLE 7 CHIESE E DELLE 14 OSTERIE”

In un giorno visita alle sette chiese e sosta alle quattordici osterie, una volta per il pranzo un’ altra volta per la cena.